I temi tecnologici sono ormai pervasivi: sono i più forti produttori di immaginario.
“Techno Genesi” è il tema dedicato alle nuove tecnologie nello Scenario delle Tendenze TEA “Future Vs Future” e porta l’attenzione su tre aspetti: le artificial intelligence, il machine learning e i self healing material e sulla prospettiva, ormai prossima, che questa combinazione di capacità di apprendimento e di autoguarigione porterà presto alla produzione di macchine, robot, notevolmente superiori all’uomo (fonte: World Economic Forum 2018).
L’uomo sta creando il robot a sua immagine e somiglianza. Ma superiore…
Le nuove macchine pensanti sono sempre più realistiche e utilizzano il pensiero logico ed emotivo secondo modalità iperumane.
È l’era del machine learning. La tecnologia machine learning prevede che gli algoritmi imparino da soli e che le macchine che li ospitano possano evolversi in “individui tecnologici” dotati di capacità di apprendimento, sensibilità creative ed emotive.
Parallelamente, si stanno sviluppando, e hanno già raggiunto livelli di alta qualità, i self-healing materials, i materiali autoriparanti o materiali intelligenti. Si tratta per lo più di polimeri plastici, ceramici e cementizi già ampiamente utilizzati nella produzione industriale.
Ciò che si prefigura è la produzione industriale di robot dotati di intelligenze artificiali e capacità di apprendimento potenti, realizzati con self healing materials. Questi robot, teoricamente, potranno estendere la propria vita e conservare la propria integrità operativa per secoli, senza essere esposte al dolore.
Secondo il filosofo Aldo Masullo, i super poteri delle macchine pensanti sollevano un interrogativo fondamentale: più numerose saranno le entità incapaci di soffrire, più alte saranno le possibilità che a soffrire saranno gli amministratori, vale a dire gli uomini.
In quel caso, chi dominerà e chi sarà dominato?
I ricercatori del MIT di Boston si sono dati l’obiettivo di sperimentare l’intelligenza artificiale disturbata. È nato così Norman, l’intelligenza artificiale psicopatica.
Ispirandosi al nome del protagonista di Psycho, i ricercatori hanno sottoposto Norman a un bombardamento di immagini di violenza e morte e di frasi tratte dagli angoli più oscuri di Reddit, il social network dove si può discutere di qualsiasi argomento senza censure né moderazione.
Finito il “training”, Norman è stato testato: gli è stato chiesto di interpretare delle macchie di Rorschach che venivano parallelamente mostrate a una AI “normale”.
In conclusione, Norman ha “visto” nelle macchie immagini di morte e violenza, mentre la AI normale ha visto immagini serene e quotidiane.
Al contrario, Sophia, il robot realizzato dalla Hanson Robotics, è il volto rassicurante della robotica, dotato di espressioni facciali amichevoli e in grado di leggere quelle dell’interlocutore umano.
Negli ultimi anni, l’idea di “tecnologia avanzata” è stata più spesso associata a concetti o elementi astratti come algoritmo, blockchain, app e così via. L’aspetto hard dell’innovazione tecnologica, per un certo periodo, è sembrato passare in secondo piano.
Nel prossimo futuro si vede una riscossa delle tecnologie solide, e in particolare delle thinking machine in forme umane. Quindi, i volti replicano ormai perfettamente l’umano, anche nell’aspetto della tattilità, utilizzando techno skin non più distinguibili dal vero.
La ricerca sull’intelligenza artificiale punta a creare sistemi di autoapprendimento che permettano di affrancare progressivamente le macchine dalle istruzioni umane.
In questo ambito, Ian Goodfellow, ricercatore della Google Brain, ha introdotto un metodo innovativo che ha suscitato entusiasmo nel settore, e cioè la cosiddetta GAN (Generative Adversarial Network), un sistema di due reti neurali “avversarie”, in cui una genera ipotesi e l’altra le verifica. Lo scopo è superare il limite delle deep learning AI, che imparano a riconoscere le cose, ma non sono in grado di immaginarne di nuove.
di Domenico Fucigna - Ricercatore e Presidente di TEA Trends Explorers